L’Akragas vuole la riqualificazione dello stadio “Esseneto”: l’appello alle istituzioni
Una promozione in Serie D sudatissima con un testa a testa contro l’Enna che soltanto nelle ultime giornate del campionato 2022-2023 dell’Eccellenza siciliana ha permesso ai biancoazzurri di Agrigento di tornare in una categoria più consona al proprio blasone.
L’Akragas negli anni ha subito varie rifondazioni. Nasce nel 1939 ma fallisce varie volte fino all’ultima, nel 2018, che porta alla conferma della attuale società arrivata a consolidarsi dopo vari passaggi di proprietà sognando il ritorno in Lega Pro come avvenuto nel 2016 quando, dopo una salvezza meritata sul campo, vede materializzarsi una crisi senza fine che porterà alla sua cancellazione per ripartire dal campionato di Promozione.
Ora, il nuovo progetto dei “Giganti”, è concreto ma senza stadio ben poco si potrà fare.
L’appello per l’”Esseneto”: uno stadio fatiscente
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E’ infatti incentrato su questo punto l’appello che un gruppo di tifosi dalle pagine social della realtà siciliana muove verso le istituzioni responsabili del poco interesse verso l’”Esseneto”, la casa dell’Akragas di proprietà del Comune cui poteva aderire a finanziamenti per il suo rifacimento.
Attualmente lo stadio versa in condizioni precarie e l’appunto che si fa all’amministrazione locale è proprio quello per cui si potevano azzerare i costi soltanto riuscendo a portare un progetto valido, farlo approvare e procedere ai lavori.
Mancherebbe addirittura l’illuminazione che non permetterebbe alla squadra di poter giocare in notturna.
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Eppure altre società site a Favara ed a Catania hanno potuto beneficiare di importanti somme di denaro per procedere ad adeguamenti importanti.
Si muovono i tifosi
Questo è uno stralcio del comunicato apparso qualche giorno fa sulla loro pagina: “È vergognoso che lo stadio di Agrigento, un luogo che dovrebbe rappresentare la città e la sua comunità, sia ridotto in queste condizioni pietose. È un disonore per l’intera città che uno stadio così fatiscente e pericoloso sia ancora in uso per ospitare partite di calcio.
Come può l’Akragas, affrontare serenamente un torneo in queste condizioni squallide e degradate?
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Ma la responsabilità non è della Società bensì dell’amministrazione comunale di Agrigento. Come è possibile che in città come Mussomeli (nel primo commento la foto tratta dalla Gazzetta ufficiale) e Favara, le amministrazioni locali abbiano vinto bandi per finanziare la riqualificazione dei loro stadi, mentre ad Agrigento l’amministrazione non abbia fatto nulla?
La comunità agrigentina merita di meglio e non può essere costretta a vivere con uno stadio così indegno: i bagni sono fatiscenti e senza porte, la tribuna ha infiltrazioni d’acqua dal tetto, manca l’illuminazione, mancano i seggiolini, l’esterno lato ponte Morandi è impresentabile, pieno di erbacce per non parlare della fatiscente biglietteria e gli interni sotto la tribuna che potrebbero ospitare uffici della società e museo akragantino o altre cose interessanti, la curva nord inagibile per una scala di emergenza da tremila euro mai realizzata e potremmo continuare.”
Dunque cosa si chiede alla politica?
Soltanto un luogo idoneo dove poter seguire la propria squadra del cuore senza chiedere rubinetto d’oro e sediolini di platino ma soltanto il minimo sindacale per dare lustro ed onore ad una realtà importante come quella dell’Akragas.